Conservanti: presenza non autorizzata?

Tra gli additivi alimentari si possono distinguere delle macro categorie a seconda della funzione che svolgono:

  • Additivi che aiutano a preservare la freschezza degli alimenti, diminuendo le contaminazioni microbiche (conservanti e antiossidanti);
  • Additivi che migliorano le caratteristiche degli alimenti (coloranti, addensanti, emulsionanti, dolcificanti, esaltatori della sapidità, regolatori di acidità).

Da cosa dipende l’autorizzazione?

Prima di poter essere introdotti nell’alimento durante la sua produzione, subiscono un lungo processo di valutazione della loro sicurezza. Tuttavia, come riportato nel Regolamento (CE) n. 1333/2008, l’autorizzazione di un additivo viene rilasciata solamente nel caso sussista uno “scopo tecnologico”. Gli additivi autorizzati a livello Europeo sono contrassegnati da una sigla numerica preceduta dalla lettera E.

In alcuni alimenti, come pasta, miele e olio d’oliva l’impiego degli additivi non è consentito, in quanto non giustificato dal punto di vista tecnologico. In altri prodotti alimentari l’impiego degli additivi è molto limitato mentre, più un alimento è trasformato più aumenta il numero di additivi autorizzati e utilizzati. Prodotti come snack, salse e dessert necessitano di molta lavorazione, di conseguenza è consentito l’impiego di più additivi alimentari.

Uso improprio: problema reale

Dal momento che l’utilizzo degli additivi non è autorizzato in tutti gli alimenti e che a seconda dell’alimento possono essere autorizzati solo alcuni additivi a discapito di altri, rimane fondamentale il lavoro degli organi di controllo.

Nel corso degli ultimi 12 mesi il RASFF (Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi) ha emesso 7 segnalazioni per la presenza non autorizzata di acido benzoico e/o sorbico in vari alimenti.
Ad esempio, il RASFF n. 2022.6473 segnala la presenza non autorizzata nella salsa di pomodoro.

Prendendo spunto da queste segnalazioni RASFF, si evince che l’acido benzoico (E210) e i suoi sali, che sono usati per combattere l’azione dei lieviti e batteri in alimenti caratterizzati da un pH acido, è stato riscontrato nella passata di pomodoro quando di fatto non è un uso autorizzato.

Nell’allegato II del regolamento (CE) n.1333/2008 è disponibile l’intera lista relativa agli usi e agli alimenti autorizzati per l’acido benzoico.

Il nostro impegno

Noi di Test Veritas ci impegniamo a fornire circuiti interlaboratorio che siano in linea con le necessità del mercato, per questo motivo nel 2023 abbiamo deciso di proporre il nuovo PT:

PT per la ricerca di Acido citrico, sorbico e benzoico
in passata di pomodoro (cod. VF3207)
Round di Maggio 2023

  • Test Material: passata di pomodoro, 1 campione da 50g
  • Analiti: acido citrico, acido sorbico e acido benzoico. E’ garantita la presenza di tutti gli analiti citati ma non è necessario ricercarli tutti. Riceverete la valutazione solo per le molecole effettivamente ricercate.
  • Deadline per gli ordini online: 31 Marzo 2023
  • Data di spedizione: 15 Maggio 2023
  • Per questo circuito, come per tutti quelli facenti parte della linea Progetto Trieste – Additives è possibile inviare 2 set di risultati e valutare quindi con una sola iscrizione 2 tecnici di laboratorio, oppure due tecniche differenti.
  • Il costo è di soli 231,00€.


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